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Don Giovan Battista Frabegoli ca. 1562

fam. C-D
figlio di Frabegoli Cristoforo e Oliva de Forti

9-12-1583 ADCe, carteggio 1583 Cristoforo e Roberto fratelli e figli di Domenico Farabegoli du Sant'Egidio di Cesena hanno consegnato " a don Giovanni Battista figliolo de sudetto Cristoforo chierico di Cesena" 2 tornature di terra poste a Sant'Egidio e una casa posta nella città di Cesena nella contrada Strada Fuori, il tutto per un valore di 600 lire patrimonio che deve servire a Don Giovanni Battista Farabegoli "accio che egli possi essere ordinato al sudiacono, diacono, et al presbiterato respettivamente a tempi debiti, et a fine che con li frutti et rendite di sudetti beni consignatili possa sustentarsi" etc. etc.
23-1-1588 A. Risierio, 2634, atto 6 Cristoforo Farabegoli e Giovanbattista suo figlio
26-11-1592 ADCe, carteggio 1592 Copia di una lettera spedita dal vescovo di Cesena al cardinale Alessandro riguardante un processo subito da Don Giovanni Battista Farabegoli «per essere entrato di notte nel parlatorio ??? del monastero di San Biagio di Cesena et havere parlato con alcune di quelle monache si come più diffusamente apparisce dall'istesso processo»

 

di lui, grazie al Prof. Gianpiero Savini conosciamo i genitori Cristoforo Frabegoli e Oliva de Forti non conosciamo la precisa data di nascita ma sappiamo che il 13-9-1583 viene ordinato sacerdote all'eta di 23 anni diventera sagrestano del duomo di Cesena il 5-5-1604

  Don Giovan Battista Frabegoli ca. 1560
  Don Giovan Battista Frabegoli ca. 1560

nel 1585 e presente nello stato delle anime di . Pietro

Quel buontempone di don Giovan Battista Frabegoli,

il documento datato 25-1-1602 ritrovato dal prof. Giampiero Savini (A.D.CE. Giudizio Moderno Querele e Costituzioni Criminali 1601-1602) ci riferisce un fatto davvero singolare:

tutto parte da certe velate critiche che arrivano all'orecchio di don Guido Mangini, maestro di cappella del duomo di Cesena "per essere stato tassato da molti d'ignoranza che io non sapessi comporre musica"

Cosa fare per controbattere i suoi detrattori, naturalmente comporre musica, ma ancora piu importante come fare a renderla pubblica ?

L'idea la suggerisce un conoscente tale dottore "Brigante da Frampolo", che dice "Sarebbe bene fare una mascherara" detto fatto don Guido parla con diversi preti tra cui: don Giulio Ceccarelli, don Antonio Ragonesi, don Cristoforo Berti, don Brazzo maestro del putto della signora Elena, don Giacomo Merendi, il Frabegolo (don Giovan Battista)
dice a loro "ci mascheriamo da ortolane" (praticamente preti vestiti da donne) per convincerli dice anche:
"che non ci era pericolo de superiori, quali erano benigni, se ci interviene cosa alcuna voltatela sopra di me che io non ho paura"

  Don Giovan Battista Frabegoli ca. 1560
Convinta la "combricola' eclesiastica vengono presi 2 carri vi salgono i preti travestiti da donne e "secolari" (penso i musicisti) il documento riferisce: "dove c'è chi canta e chi suona, per tutta Cesena fino a tarda sera"

Il documento, dato che è una querela, non ci dice se ai sacerdoti venne inferta una pena o altro, ci dimostra di certo che il nostro parente lontano era davvero un buontempone, ma ve lo immaginate la faccia della gente alla vista dei carri?



In data 28-2-1604, Don Giovan Battista Frabegoli - sacerdote del duomo di Cesena - testimonia del litigio tra diversi preti tra cui:
Giustiniano Beccari, Nicola Barberi, Giulio Aldini, Giuseppe Belletti.
Secondo la sua deposizione, i suoi colleghi
"facevano un bordello et chiaccara nella sagrestia del duomo di Cesena durante lo svolgimento della funzione".

  Don Giovan Battista Frabegoli ca. 1560

In data 26-4-1606, Don Giovan Battista Frabegoli - sacerdote del duomo di Cesena testimonia di avere sentito che alcuni soldati dichiarano che Andrea Sirotti
è morto in guerra lasciando Domenica vedova
  Don Giovan Battista Frabegoli ca. 1560

in data 9-9-1583 il padre Cristoforo e lo zio Roberto donano a Giovan Battista terra con casa a . Giorgio



Documenti ritrovati grazie al prof. Giampiero Savini, storico, pubblicista, di Cesena



Nel 1607 don Giovan Battista viene trasferito nella chiesa di S. Rufillo di Forlimpopoli vi rimane fino al suo decesso il 24-9-1618 e viene sepolto all'interno della chiesa, questo è l'atto del suo decesso

Documento ritrovato grazie al ricercatore storico Piero Camporesi


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