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biografia
 
Fiorenzo Farabegoli

Nato a Cervia nel 1952

Chitarra/Basso



 

Che sorpresa.........

stavo facendo ricerche per un sito a cui lavoro sulla mia famiglia quando guarda cosa mi trova google...questo sito......non potete immaginare il piacere di ritrovare tanti amici,
l' emozione di rileggere le parole scritte da Giampiero Maldini e da Roberto Bolognesi.
Nel rileggere le loro biografie rivivo momenti indimenticabili della mia vita, ricordi che erano nascosti o dimenticati e che a poco a poco tornano a galla......
Credo che Giampiero e Roberto abbiano una memoria ottima forse migliore della mia, è per questo che la prima parte della mia biografia segue la falsariga della loro.....

(peccato che il sito a cui mi riferisco, MI si spezza il Cuore) non esista piu.....


  Le formazioni di cui ha fatto parte
I SENZA NOME 1965/1966
Maldini Giampiero (chitarra)
Farabegoli Fiorenzo (chitarra)
Damiani Piero (chitarra basso)
Bezzi Omero (batteria)
Romanino (voce solista ingaggiata
per il fatto che abitava sopra al
locale dove facevamo le prove)
La storia ha inizio sul treno Cervia-Ravenna, dove si cercava
anche di andare a scuola, nell'ottobre del 1965 quando, discutendo di
fanta-politica, tra una divagazione Radicale (Damiani) ed una cieca fede
Comunista (Giampiero Maldini) ed io a far da moderatore,
nacque l'idea (Damiani) di “metter su un complesso”.
Dal momento che, secondo le sue teorie, noi altro eravamo che personaggi “senza nome” che discutevano in continuazione senza mai giungere ai fatti, ecco bello e pronto anche il nome da dare alla nuova formazione.
Chi pensava allora, a quindici anni, alle varie problematiche che la cosa avrebbe fatto nascere ?
Il complesso quindi viene formato: io e Omero saremmo stati le voci soliste, il resto sarebbe venuto da sè.
Trovato il locale per le prove (saletta deposito strumenti della Banda cittadina, a fianco del Teatro Comunale) ci si organizzò per gli strumenti. Date le scarse risorse finanziarie si decise di procedere con quanto si aveva a disposizione: il basso di Damiani era una chitarra alla quale erano state tolte le due corde alte, le nostre chitarre erano fornite di microfono collegato ad un impianto amplificatore di costruzione artigianale; la batteria di Omero era di legno (ovalizzata dagli anni e recuperata non so dove) con il rivestimento di carta plastificata color noce.
Una cosa però non poteva mancare: "l'impianto voci". Dalla Piera Moretti, a noleggio quotidiano, ci rifornimmo di un BINSON con due microfoni e così ben attrezzati partimmo per la nostra avventura.
Tante serate di prove, vincolate anche dal fatto che il BINSON non sempre era disponibile e le nostre tasche spesso erano vuote, disturbi tecnici, fischi, e abbassamenti di voce di Romanino Bartoletti (nuova voce solista) ci accompagnarono per diversi mesi ... ma noi ci sentivamo già “musicisti”.
Non dimenticherò mai la prima canzone che provammo "Dite a Laura che l'amo" e che riprovammo per mille volte, ti ricordi Giampiero che incapaci ancora di fare fa maggiore con il barre lo suonavamo a 4 corde.
Nella primavera del 1966, migliorata un pò l'attrezzatura e l'affiatamento, stabiliamo che Romanino "non ha voce" e di conseguenza, anche perchè la cosa sapeva molto di grandezza, decidiamo di cambiare il cantante sostituendolo con una voce femminile: la Luciana Ubietti. Nasce la nuova formazione:
I PAPAVERI (estate 1966)
Maldini Giampiero (chitarra)
Farabegoli Fiorenzo (chitarra)
Damiani Piero (chitarra basso)
Bezzi Omero (batteria)
Luciana Ubietti (voce solista)

Visto il nome si decise di eseguire come sigla iniziale "Papaveri e
 Papere" che provammo e riprovammo sino allo sfinimento (la sala prove era presso la sala giochi di Viale Roma, ex sala da ballo, nascosti dietro un paravento sul palco dell'orchestra) e, visto il periodo, la musichetta, bene o male, si sentiva e di conseguenza potevamo contare di un discreto numero di "spettatori" tra i frequentatori della sala giochi. La Luciana aveva una bella voce ma a volte non "arrivava ai toni alti"; si andò così avanti senza mai un'esibizione (e chi ci cercava ?) tranne una festicciola alla Stella Maris per i bambini della Colonia. Fu una vergogna in quanto il nostro repertorio si limitava ad una decina di pezzi così che, quando i genitori ed i parenti dei bambini cominciarono a chiedere alcune canzoni che non avevamo in repertorio ..... ma Damiani, il rivoluzionario del gruppo, ebbe una bella pensata: si mise d'accordo con un bambino e, in cambio di due gelati ..... ogni tanto si alzava dal gruppo per fare la sua richiesta: "Papaveri e Papere" penso l'abbiano imparata a memoria in tanti quel giorno. Nella primavera del .....

ADAM'S GROUP 1967
Adami Luigi (voce solista e factotum)
Maldini Giampiero (chitarra)
Farabegoli Fiorenzo (chitarra)
Damiani Piero (chitarra basso)
Bezzi Omero (batteria)
Gnani Fabrizio (impresario)

Un giorno Adami viene a far benzina al distributore di mio padre, (è Giampiero Maldini che racconta) era appena fuoriuscito dai "TONI ADAM'S GROUP", e mi fa una proposta straordinaria: unirsi a lui e formare un vero complesso. Portò in dotazione al gruppo la sua batteria (una GARY), ad Omero non sembrava vero, l'impianto voci a noleggio da Semprini a Riccione, io e Fiorenzo comprammo la prima chitarra elettrica e damiani un basso Eko. Sala prove in un negozio al Kursaal Lido (non si sa come ma Adami trovava sempre tutto) anche i locali più strani e spesso quelli che al momento di pagare ...... Alla Vecchia Fattoria di Lido di Savio a volte si portava a casa qualche soldo ma, spesso e volentieri, ci si adattava a pizze napoletane e bibite; se poi si andava a percentuale...era una miseria. Con l'ingaggio di Zoli Giampaolo all'organo cambia anche il nome del complesso....e il posto delle prove a casa di Giampaolo in via Roma

NEW ADAM'S GROUP  1967/1968
Adami Luigi (voce solista e factotum)
Maldini Giampiero (chitarra)
Farabegoli Fiorenzo (chitarra)
Damiani Piero (chitarra basso)
Bezzi Omero (batteria)
Zoli Giampaolo (tastiere)
Si prosegue in armonia fin quando Adami ha una "nuova pensata":
OCCORRONO I MANIFESTI DEL GRUPPO !
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Zoli ci lascia per i LOS DELOSH e noi con tanto di manifesto a colori ....
DINGO E I SATELLITI 1968
Adami Luigi (voce solista e factotum)
Maldini Giampiero (chitarra)
Farabegoli Fiorenzo (chitarra)
Damiani Piero (chitarra basso)
Bezzi Omero (batteria fino a Maggio)
Bolognesi Roberto (batteria da Giugno)
Mi sono sempre chiesto una cosa: ma i manifesti furono mai pagati ???
Nel mese di Maggio, causa scarsa presenza alle prove (aveva la morosa),
Bezzi Omero viene esonerato ed il suo posto è preso da "Roby" Roberto
Bolognesi. Passammo l'estate al Caffè Concerto Bar Ring di Milano Marittima dove Adami, il volpone, "amoreggiava" con la prosperosa proprietaria del locale. Le prove pomeridiane si svolgevano nello sgabuzzino retro-bar (un buco) e spesso Adami si "assentava" un momento..... io (l'esibizionista) mi era dotato di prolunga a spirale ed ogni tanto scendevo dal palco ed andavo a fare lo stupido suonando in strada: una pacchia vedere Adami che s'incazzava ma, vista la nostra paghetta serale alquanto scarsa.... (a qualcuno sorse il dubbio che la proprietaria trasformasse il nostro compenso in .......). Finisce la stagione estiva e ognuno se ne va per i fatti suoi: Adami, Bolognesi e Damiani si uniscono a Mario Drudi (chitarra). Con la fine di "Dingo e i Satelliti" ci "ritroviamo per strada" io e Giampiero Maldini, ma.... non dura molto. Un pomeriggio, nella Piazzetta Pisacane, Giampiero incontra Fulvio Penso il quale gli dice di avere a disposizione tre elementi (fiati) e lancia l' idea dell'orchestrina.

I LOGARITMI 1968/1969
Maldini Giampiero (chitarra)
Farabegoli Fiorenzo (basso)
Bezzi Omero (batteria)
Giunchi Tino "Tinetto" (sax)
Puntiroli Daniele (tromba)
Solaroli Luciano (trombone)
Fantini Eugenio (tastiere)
Maroncelli Giampaolo (voce solista)
Bedei Silvano (impresario)
Bello, bello, bello. Sala prove nella ex chiesina della Stella Maris e durante il periodo invernale all'Hotel Ideal (di Bedei), esordio a S.Silvestro al Ristorante Cosmopol Milano Marittima. Bedei frequentava il Bar degli impresari in P.zza Saffi a Forlì e riusciva a trovar serate in giro per la Romagna; noi al seguito avevamo sempre il codazzo di amici, morose o ritenute tali. da citare una serata a Santa Sofia quando, al momento del ritorno, ci trovammo immersi nella neve con il furgoncino (un Fiat 600 furgonato dei Padri Camilliani) che si fermò dinnanzi al cimitero locale, al buio, al freddo e sotto la neve. Ripartiti, Giampiero si mette alla guida, alle 5 del mattino arrivammo, bene o male, al rosso dell'incrocio di Casemurate e ci fermammo: quando scattò il verde .....lui si era addormentato. Come tutte le cose belle anche "I Logaritmi" si sciolsero quando Tinetto, Daniele, Luciano ed io passammo ad una nuova formazione:
“ IL SISTEMA”.
È da questo momento che la mia strada si divide da quella di Giampiero Maldini 4 anni unici forse i piu spensierati della nostra vita e io non posso fare altro che riprendere la frase che Giampiero ha messo alla fine della sua biografia:

"MA IN TUTTI QUESTI ANNI CREDETEMI È' STATA UNA COSA MERAVIGLIOSA"
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A questo punto devo fare una pausa perchè se fino ad ora seguendo la falsariga della biografia di Giampiero Maldini la mia memoria si trova in piena sintonia con la sua rileggendo la biografia di Roberto Bolognesi devo dissentire perche per me lui confonde gli anni io la ricordo cosi......

IL SISTEMA anno 1969
Fiorenzo Farabegoli chitarra e canto
Roberto ?? di Ravenna tastiera
Gastone Guerrini cantante
Piero Damiani chitarra basso
(in seguito sostituito da Gastone)
Roberto Bolognesi batteria
Tino Giunchi sax
Daniele Puntiroli tromba
Luciano Solaroli trombone
La formazione iniziale era composta solamente da me, Gastone,
Tino, Daniele, Piero e Roberto.
Suonavamo in un localino alla fine di MIlano Marittima di cui non ricordo il nome accanto al canalino sul confine con Bologna mare.
La sala da ballo era all'aperto con delle zanzare da bombardamento che ti succhiavano il sangue a litri.
Sono sicuro che era il 1969 perchè proprio la sera del primo sbarco sulla luna io avevo imbroccato una ragazza.
Dovete sapere che noi andavamo da Cervia a Bologna mare in auto
( se ricordo bene una Fiat 1500 di Luciano Solaroli) cosi dato che loro volevano tornare a casa mi lasciarono a piedi, passata la nottata in spiaggia con lei verso le 2 di notte intrappressi il viaggio di ritorno a piedi, ricordo che mi vidi lo sbarco a puntate perche tutti i locali pubblici avevano la televisione accessa con le immagini dell' Apollo, fini di vedere il famoso passo di Neil Amstrong dietro una pizza alla Zi Teresa.

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LE MELE anno 1970
( solo una mezza estate)
Roberto Bolognesi batteria
Fiorenzo Farabegoli chitarra e canto
Tino Giunchi sax e canto
Daniele Puntiroli tromba
Luciano Solaroli trombone
Piero Damiani chitarra basso

Se devo dire la verita nei mei ricordi "IL SISTEMA" è durato 2 estati ma su questo non ci giurerei sono però assolutamente sicuro che noi suonammo al "Club 2" di Igea Marina nel 1970 e non nel 1969 come dice Roberto Bolognesi,
cosa mi rende cosi sicuro ? Il seguente fatto: Mexico 1970 Italia-Germania.
Devo ricordarvi che Igea Marina era una spiaggia frequentata da molti tedeschi be quella sera nel locale non c'era un cane ma veramente nessuno, era cosi vuoto che ad una certa ora (se ricordo verso le 23,00) il gestore decise di chiudere e ci spedi a casa finimmo la sarata in baldoria guardando la partita a casa di Mario Drudi nel viale dei pini a Milano Marittima.

 

LA BIGBAND anno 1970
Fariselli Patrizio tastiere
Roberto Bolognesi batteria
Fiorenzo Farabegoli chitarra
Gastone Guerrini canto e basso
Tino Giunchi sax
Daniele Puntiroli tromba
Fulvio Penso tromba
Luciano Solaroli trombone


La big band fu una cosa unica, fu forse la prima riunuine degli orchestrali cervesi, se ricordo bene ideata e pensata da Fulvio Penso facemmo uno spettacolo unico al teatro comunale di Cervia in una serata presentata da Pippo Baudo
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I CORSARI anno 1970-72
Fiorenzo Farabegoli chitarra e canto
Ezio Monti tastiere
Giorgio Domeniconi chitarra basso
Cirillo Zandoli batteria
Battistini Davto sax e clarino
(sostituito ad un certo punto da)
Giuliano Nanni

Quando entrai nei Corsari capii che avevo fatto un salto di qualità,
niente piu problemi per gli strumenti, sale da prova, contratti, stipendi non pagati, sotto la direzione di Davto Battistini sentivo che era entrato a fare
"la professione dell'orchestrale" e se prima a fatica trovavamo ingaggi nei paraggi coi Corsari cominciai a girare l'Italia e a guadagnare i primi veri soldi.
Mi comprai subito (firmando decine di cambiali) la nuova chitarra
(una meravigliosa Gibson ) e la fiat 500 il mondo era ai miei piedi.....
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Tra il settembre del 1972 ed il gennaio del 1974 la patria chiama, servizio militare nella VAM anche qui ho suonato in diverse formazioni occasionale ma non ricordo alcun nome di chi suonò con me.

I MALATESTIANI anno 1974-76
TESTA O CROCE
HORUS

Fiorenzo Farabegoli chitarra e canto
GilbertoTogni tastiere
Franco Vacchetti tromba
Giuliano Nanni sax a flauto
GuidoEnriques trombone
Mino Marigotti batteria
Luciano Carlini chitarra basso

Non ricordo se, da quando entrai io o poco prima, lo storico complesso dei Malatestiani cambiò formazione e nome, certo è che qui trovai un gruppo di veri amici. Ritrovai una vecchia conoscenza (Giuliano) ed un nuovo vero amico Mino Marigotti. Con questo complesso mi presi tante soddisfazioni e dopo avere cambiato nome in Horus e sopratutto inpresario (la Music Market di Bologna) arrivai a suonare nei locali piu belli di allora del nord Italia.
Era il momento in cui nascevano i mega locali da 1500 persone e più come Le Grotte di san Pietro in Casale, il Kiwi di Piumazzo (dove Vasco Rossi allora faceva il disckjokey) il Topkapi di Lido degli Estensi, Le Cupole di Manerbio(BS), il Pappillon di Castel San Pietro, l'Embassy a Rimini, il Savioli di Riccione, il 2001 (RE) il Bomerang (BS) ed un locale a Valenza Po (AL) immenso di cui non ricordo il nome dove incontrammo un Renato Zero ancora sconosciuto con la Loredana Bertè tra le sue ballerine.
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La mia “cariera musicale” finì a gennaio del 1976, feci ancora, per tutto il periodo invernale, il tecnico del suono con gli Horus ma a settembre emigrai in Olanda (paese di origine di mia moglie) dove vivo felicemente, anche se ho attaccato la chitarra al chiodo tutt'ora, ogni tanto, la suono ma solo in privato

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Ho trovato anche qualche foto dove compare mio fratello Maurizio e diversi amici orchestrali:
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