I malridotti nascono verso il 1966 formati da Felice, Todo, Sauro e Cellarosi e da subito l’ obiettivo fu quello di stare in amicizia e compagnia a suonare e mangiare.
Si potrebbe definire i malridotti come un modo di fare, o uno stile, che non cambia nello spirito e nelle intenzioni pur cambiando volta per volta i singoli componenti .

Verso il 1973 entra e far parte del gruppo Franco ( Vassura) che ancora oggi è il “filo conduttore “ e riferimento del gruppo detto “ e Maéster“ .
La sua presenza è molto di più di quanto appaia anche agli occhi dei più attenti !

Il numero dei componenti non è mai stato importante nelle performance e nel corso di questi anni vuoi per avvicendamenti o per sopraggiunte necessità o incontri di percorso il gruppo cambia continuamente , lasciando inalterato lo spirito di stare assieme e fare una serata in allegria.

Non esiste mai un copione da seguire , tutte le serate evolvono volta per volta senza sapere come si inizia e soprattutto come e quando si finisce.

Penso sia difficile spiegare a chi lo vive da fuori cosa significhi essere un ''Mélardòt'', ma è un grande piacere, soddisfazione e un onore fare parte di una così incredibile compagnia di scellerati musicanti, pronti a tutto senza riserve e senza secondo fine , nonostante le normali e cicliche “scaramucce” e liti che ovviamente convivono col gruppo.

Lo spettacolo nasce durante le serate e diviene patrimonio dei singoli componenti che volta per volta lo cambiano, lo arricchiscono o ... talvolta lo riducono in funzione del pubblico , dell’umore e da tutto l’insieme.

E’ giusto chiarire che il gruppo non ha mai fatto prove ne ha mai steso un programma è sempre tutto in “ diretta” e “senza rete”
( ndr. ho visto musicisti di professione aggregarsi al gruppo e rimanere colpiti da tanta immaginazione e freschezza ) .

In realtà ho sempre pensato che il vero spettacolo per il Malridotto è quello che si svolge nel palco e non oltre.
I componenti continueranno a cambiare come nella più sana tradizione del gruppo , cercando di mantenere quella freschezza, imprevedibilità e voglia di cazzeggiare di cui tutti hanno bisogno.